Per chi inizia con la fotografia l’istogramma potrebbe sembrare un qualcosa di non necessario in quanto appare come un grafico di difficile comprensione, in realtà l’istogramma fornisce informazioni preziose per ottenere foto migliori, oltretutto è anche piuttosto semplice da leggere, con questo articolo cercherò di spiegarti come farlo.
Spesso siamo convinti che la nostra fotocamera sia perfetta, in realtà spesso fa errori ed in particolare, errori di esposizione. È stata progettata per ottenere un’ottima esposizione, ma un'esposizione che va bene per l'intera immagine potrebbe non essere necessariamente "buona" per le parti più importanti di essa. Una corretta esposizione cattura le luci e le ombre della tua foto in maniera che essa risulti più reale o vicino possibile al reale. Ciò significa che le tue foto conterranno la giusta combinazione di neri, ombre, mezzitoni, luci e bianchi. Esistono fondamentalmente due metodi differenti per misurare la luce, definiti come “luce riflessa” e/o “luce incidente”, ora il mio intento non è quello di spiegarti le differenze fra uno e l’altro ma è importante che conosci i principi base usati e per come questi misurano la luce.
Le fotocamere hanno un esposimetro interno che effettua una misurazione “riflessa”, il ciò significa, semplicemente, che misura la luce che rimbalza dal soggetto al sensore, spesso questa misurazione risulta imprecisa o addirittura errata, in quanto l’esposimetro interno della nostra macchina non può vedere il soggetto e interpretarlo come può fare un fotografo. Ad esempio, un esposimetro non è in grado di distinguere un gatto nero da un gatto bianco, un palloncino rosso da un palloncino blu, data la stessa situazione di illuminazione, ciascuno di questi oggetti rifletterebbe una diversa quantità di luce, ognuna di queste situazioni indicherebbe misurazioni diverse. La misurazione “incidente”, invece, viene effettuata tramite dei dispositivi esterni, sono quelli che spesso vediamo al collo di molti professionisti in studio, la differenza sostanziale è che questa misurazione viene effettuata sulla luce che cade direttamente sul soggetto e indipendentemente da come questo la riflette, di fatto la luce che arriva su un gatto nero sarà la stessa identica di quella su un gatto bianco, non ci sarebbero differenze.
Ho voluto spiegarti queste differenze in quanto spesso ci troviamo in situazioni dove il sensore della nostra fotocamera non riesce a fare una misurazione corretta e per questo è importante dare sempre un’occhiata all’istogramma, se impari a leggerlo difficilmente porterai a casa immagini “bruciate”. Spesso ci troviamo a fronteggiare situazioni dove le nostre foto risultano “sovraesposte” e quindi troppo luminose con una sovrabbondanza di toni bianchi e luci spente, altre “sottoesposte” quindi scure quindi con tonalità e ombre chiuse. Nell’istogramma abbiamo anche la possibilità di visualizzare oltre al grafico dell’esposizione anche i dati del canale RGB, che si riferiscono ai colori primari (rosso, verde, blu) e che miscelati insieme servono per visualizzare tutti i colori presenti nelle nostre fotografie. In questo articolo parleremo solo del canale della luminanza e quindi solo quello riferito all’esposizione, che fondamentalmente è la base per non aver problemi sul risultato di un’esposizione corretta.
Quindi, cosa è un istogramma e come puoi visualizzarlo?
Gli istogrammi sono un elemento quasi universale della moderna fotografia digitale e possono essere visualizzati nella maggior parte delle reflex digitali. Il modo esatto per visualizzare l’istogramma nella tua fotocamera dipende dal marchio della tua macchina fotografica. Sulla Nikon D800, per esempio basta premere semplicemente sul pad direzionale, altre marche, potrebbero avere i loro pulsanti mappati in modo diverso e alcune fotocamere, come le reflex entry level, non avere nessuna opzione per visualizzarlo. E’ necessario consultare il manuale della fotocamera o il sito Web del marchio per trovare le istruzioni su come visualizzare l'istogramma della macchina fotografica.
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Tipi di grafici
Fondamentalmente dipende da marca e modello, solitamente ormai ogni fotocamera dovrebbe dare la possibilità di una lettura, ed in genere una DSLR produrrà quattro diversi grafici colorati: bianco e nero, rosso, verde e blu.
Il grafico bianco e nero predefinito descrive in dettaglio l'intero ambito dei toni della foto, mentre i grafici rosso, verde e blu sono suddivisi per coprire la luminosità di quei canali di colore particolari. Gli istogrammi li troviamo anche in programmi di editing come Photoshop e Lightroom ebbene possano apparire un po' diversi, funzionano esattamente allo stesso modo di quello della fotocamera e, in molti casi, è possibile per il programma in uso separarli per tipo. Il canale della luminanza di solito viene visualizzato come un grafico in bianco e nero e altre in toni di grigio su programmi di editing. Il grafico si presenta come un rettangolo dove al suo interno si trova il famoso grafico, la linea orizzontale inferiore, nota come asse X mostra diversi valori di toni o luminosità presenti nella foto, la parte più a sinistra del grafico è la rappresentazione dei neri e delle ombre, il centro i mezzitoni e più a destra i bianchi e le alte luci.
Complessivamente, il grafico mostra 255 toni diversi, che vanno da 0 (nero) a sinistra, a 255 (bianco) a destra. Leggere l'istogramma è in realtà un processo abbastanza semplice. Una foto "correttamente esposta" produrrà una lettura dell'istogramma con un grafico che si sviluppa tra ombre, mezzitoni e luci. (Immagine 5) L'obiettivo di una corretta esposizione è catturare la luce nella tua fotografia come la percepisci nella vita reale, o almeno ciò che si avvicina più all'aspetto naturale possibile. Ciò significa catturare l'intera gamma di toni presenti nella scena o nel soggetto. Una foto contenente più neri e ombre avrà un grafico che si inclina verso sinistra mentre una con più bianchi e luci avrà un grafico che si inclina verso destra. (Immagine 6)
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Compensazione per il ritaglio
Esistono in realtà diversi modi per ottenere informazioni sulla tua foto dall'aspetto del tuo istogramma. L'uso più popolare dell'istogramma è determinare se la tua foto è sovraesposta o sottoesposta e farti sapere come ciò influisce sull'aspetto della tua foto. Sebbene l’esposimetro della fotocamera tenti di fornire le migliori impostazioni per un'esposizione corretta, occasionalmente commette errori ( sopratutto in automatico), queste letture errate possono comportare foto sovraesposte o sottoesposte, che, sebbene a volte correggibili se scattate in RAW , non sono esattamente l'ideale. La ragione di ciò è che uno dei due estremi può comportare una perdita di dettagli nella foto, altrimenti nota come ritaglio (Clipping). Il ritaglio si verifica quando le aree della foto diventano troppo scure o troppo chiare per consentire al sensore della fotocamera di registrare qualsiasi informazione in quel specifico punto dell’immagine, il risultato è di solito una massa piatta di bianco o nero che non ti darà la possibilità di recuperare nessun dettaglio apparente neppure attraverso l'editing. Per questo è importante leggere l’istogramma, proprio per evitare perdite di dati e informazioni utili al fine di avere più informazioni possibili nel file della nostra fotografia. Un enorme picco che tocca l'estremità sinistra o destra dell'istogramma della luminanza indica il ritaglio e ti consente di sapere se hai perso informazioni di dettaglio nella tua foto. I punti salienti cerchiati nella foto hanno causato una perdita di informazioni, come indicato dalla porzione quasi impercettibile, ma molto alta, del grafico che tocca il diritto assoluto dell'istogramma.
immagine 7 - I punti salienti cerchiati nella foto hanno causato una perdita di informazioni, come indicato dalla porzione quasi impercettibile, ma molto alta, del grafico che tocca il diritto assoluto dell\'istogramma.
Sovraesposto e sottoesposto
Se ho una foto sovraesposta con una grave quantità di luce bianca, il mio istogramma visualizzerà un grafico con un picco che tocca la parte più destra dell'istogramma, ad esempio, in una foto sottoesposta, la foto potrebbe non contenere informazioni per bianchi o luci. Di conseguenza, il grafico sarebbe completamente assente dal lato sinistro dell'istogramma. Una foto sottoesposta senza bianchi o luci. Nota come il grafico tocca il bordo sinistro dell'istogramma e non ha alcuna informazione per i bianchi o le luci, lasciando vuoto quel lato destro del grafico. Una foto sovraesposta. Qui, il grafico tocca il bordo destro dell'istogramma. A causa della mancanza di neri o ombre, il grafico non si estende a sinistra dell'istogramma. E’ meglio effettuare delle regolazioni per ottenere un’esposizione più neutra senza perdita di informazioni se noti un picco che tocca i bordi dell'istogramma.
Immagine 8- Una foto sottoesposta senza bianchi o luci. Nota come il grafico tocca il bordo sinistro dell\'istogramma e non ha alcuna informazione per i bianchi o le luci, lasciando vuoto quel lato destro del grafico.
Immagine 9 - Una foto sovraesposta. Qui, il grafico tocca il bordo destro dell\'istogramma. A causa della mancanza di neri o ombre, il grafico non si estende a sinistra dell\';istogramma.
Dobbiamo sempre correggere l'esposizione?
Sì e no. Solo perché una foto produce un istogramma incline verso un certo tono, non significa necessariamente che la tua foto sia esposta male. Le letture che contano per i dettagli della tua foto sono se uno dei due picchi nel grafico tocca completamente l'estremità destra o sinistra dell'istogramma. È assolutamente possibile avere una foto correttamente esposta che si inclina verso ombre o luci. A parte tutto questo, puoi anche stilisticamente scegliere di scattare una foto che infrange tutte le regole e ignora i suggerimenti di un istogramma. Prendi in considerazione il tipo di esposizione più adatto al tuo soggetto, un paesaggio, ad esempio, probabilmente trarrebbe il massimo beneficio da un'impostazione di esposizione che produce un istogramma neutro. (vedi esempio istogramma sopra) Un ritratto, tuttavia, potrebbe essere drammatizzato da un'esposizione più scura o maggiormente contrastata. Le tue scelte si basano sulla consapevolezza di quali errori possono essere commessi, sia da parte dell’esposimetro della tua fotocamera e dell'istogramma, sia delle scelte estetiche che hai in mente. Gli istogrammi possono andare oltre al semplice fatto che la tua foto sia correttamente esposta. Gli istogrammi per una foto ad alto contrasto avranno letture forti e con punte per toni scuri e chiari e letture più basse per i grigi medi. La forma può quasi essere paragonabile a una "U"
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Alto contrasto
L'alto contrasto viene spesso utilizzato nella fotografia per aggiungere un mood drammatico alle foto ed è molto popolare nel genere della in bianco e nero. Idem vale, al contrario, nelle foto in chiave alta, tutto dipende da te e da quello che vuoi ottenere. Abbiamo capito che, non solo gli istogrammi sono facili da leggere, ma contengono anche molte informazioni che possono favorire la comprensione della fotografia, l'uso delle informazioni di cui sopra può cambiare entrambi i modi in cui scatti le tue foto. Sebbene definirei istogrammi più una guida che una regola, sono un metodo prezioso per mantenere accurate le tue esposizioni quando necessario e per aiutarti a determinare una scelta stilistica di scatto o di modifica nell’editing. Ricorda: in fotografia, solo la pratica rende perfetti!
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